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cine teatro odeon

Amaranto, il docufilm di Emanuela Moroni e Manuela Cannone che cerca di immaginare “un mondo diverso”

Mercoledì 15 gennaio 2020 dalle ore 21:00 alle 22:30

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cine teatro odeon

venerdì 31 gennaio ore 21,15

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smoky jazz night

Musica, liquori e sigari saranno protagonisti della travolgente serata che riavvolge la pellicola della nostra esistenza riportandoci alla fine degli anni 20, anni ruggenti segnati da proibizionismo, xenofobia e isolazionismo, che ha come intento far rivivere Ia magica atmosfera di ribellione e di contestazione che permeava i locali jazz tipici di allora. Saranno i brani degli autori più famosi, Gershwin, Ellington e Davis, intrecciati fra loro da storie, racconti, aneddoti accompagnati da liquori pregiati e raffinati sigari ad allietare la nostra serata. In questo viaggio indietro nel tempo saremo condotti da Alberto Alibrandi, pianista sensibile, autore colto e raffinato che ha maturato una sua originale identity artistica nel jazz d'ispirazione europea, partendo da una solida base classica; Cristiano Giardini, raffinatissimo sassofonista e importante riferimento del sax tenore in Sicilia che si contraddistingue per Ia sua esecuzione carica di energia vitale;

Valeria  Fisichella, versatile e poliedrica attrice di musical e soprano lirico-belting, dalla vocalita vellutata, accurata e allo stesso tempo molto incisiva e carica di emotivity, capace di colpire i cuori più "duri"; Gisella Cali, voce narrante, eclettica attrice e docente di  musical  theatre, direttrice di importanti festival culturali, negli ultimi anni si è imposta come regista elegante ed originale di numerosi musical e commedie musicali nei più prestigiosi teatri nazionali.

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cine teatro odeon

lunedì 24 febbraio ore 21

UN FILM STORICO DALLA BUONA QUALITÀ SPETTACOLARE, CHE RICORDA IL PASSATO PER COSTRUIRE UN FUTURO DIVERSO.
Ventun anni dopo il Porzus di Renzo Martinelli, che narrava vicende accadute in Friuli nello stesso periodo storico sollevando il velo su una pagina oscura della Resistenza, Maximiliano Hernando Bruno è riuscito a trovare in buona misura la chiave giusta per raccontare quei giorni e quelle vicende, cioè per adempiere ad uno dei molteplici compiti del cinema: fare memoria. Non era facile affrontare un tema come quello di quanto accaduto tra il 1943 e il 1945 agli italiani che vivevano in Istria senza alimentare polemiche di parte.​

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